26.3.11

Manine in pasta

So di essere in ritardo con questo post ma ho una buona ragione.
Vi avevo detto di avere 2 figlie ,ebbene la maggiore frequenta il liceo mentre la minore frequenta la scuola materna e scambiando due chiacchiere con le maestre della mia piccolina è uscita fuori la mia passione per la cucina e guardando  i bambini giocare ci è venuta in mente un’idea . Cosi con la collaborazione delle due maestre e dei genitori e la disponibilità della dirigente abbiamo messo su UN MINI CORSO DI CUCINA.
 
Visto che era periodo di carnevale abbiamo deciso di creare delle dolci mascherine di pasta frolla che poi i bambini hanno decorato a modo loro.
Bhe che dire? Un’esperienza a dir poco fantastica  vedere tutti quei bimbetti armati di mattarello, sporchi di farina e glassa reale che impastavano e decoravano.
Non potrei che definirlo un momento di crescita, non solo per i bambini che sono riusciti ad avere un approccio diverso con il cibo, che si sono scoperti capaci di creare con le loro stesse mani ciò che in genere gli viene offerto bello e pronto in bocca, che hanno visto finalmente cosa c’è dietro ciò che sembra semplice e che soprattutto si sono divertiti come matti, ma è stata anche una crescita per me, perché i bambini stupiscono sempre (come quando ti guardano come se fossi una fata perche puoi colorare le glasse che si possono mangiare, o quando dividono il loro biscotto in 4 parti per farlo assaggiare a tutta la famiglia), e anche perché sono entrata in contatto con tutte le realtà della scuola, i bambini, i bidelli, la preside e addirittura le cuoche con cui ho diviso la cucina. Poi il legame che si è creato con i bambini è indescrivibile: ormai quando entro in classe mi assalgono e mi chiamano “zia Dora”.
Sono molto orgogliosa di aver sostenuto questo progetto e lo erano anche le maestre e i bambini con i loro lavoretti in mano.
Aah ed ecco perche ho tardato tanto: sappiamo che i le foto dei bambini su internet sono un argomento delicato, quindi anche se il mio è un tranquillissimo blog di cucina ho preferito far firmare ai genitori dei consensi (per la privacy).
Infine volevo ringraziare le maestre e la dirigente per essere state molto disponibili. Spero di poter mettere in atto altri progetti, ma adesso godetevi le foto dei piccoli pasticcioni, un bacio e buon carnevale anche se in ritardo! =)

  
 
 
 









E se anche voi volete realizzare le mascherine ecco qui la ricetta:
250 g di farina 00
100g di zucchero a velo
200g di burro freddo
2 tuorli
2 cucchiaini di cannella in polvere
Mettete tutto nel  mixer finche l’impasto non diventa sabbioso, impastate un po’ con le mani e mettete in frigo per una mezzoretta. E voilà la vostra frolla.

Per la glassa
Un albume
100g di zucchero a velo
coloranti alimentari
Montate l’albume con un frustino elettrico fino a che no si avrà un composto sodo (il volume deve raddoppiare, impiegherete circa sei minuti). Coloratela con i colori alimentari.
Per conservarla basta mettere un panno umido sopra altrimenti si secca.




5 commenti:

  1. Che bellissima idea Dori, sei fantastica! Vedo dalle foto che i bambini (e adulti) si sono divertiti un mondo! Complimenti!

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  2. Ma che bella cosaaa!:)
    Bravissimaaa!

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  3. ciao Dorris, eccomi anch'io fra i tuoi sostenitori!
    L'idea che hai esposto qui sopra è stupenda! I bambini amano "pasticciare" col cibo. Il figlio di mia sorella (8 anni), un gorno mi ha visto rinfrescare la pasta madre e mi ha chiesto in merito. Da quel giorno la chiama "pasta che vive" e ne ha voluto un pezzo!
    Quelle mascherine sono davvero fantastiche, perché la prossima volta non prendete in considerazione anche l'idea di coloranti "naturali" (zafferano, succhi di frutta ecc)?
    Grazie per essere passata dal mio blog, spero ci "risentiremo" presto.
    Un bacio ed ancora complimenti

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  4. Cara Dorotea sono al lavoro, io non un giornalista ma collaboro con una agenzia stampa on line, che si occupa di sociale. In particolare della sezione documentazione, poi seguo pure l'attività del parlamento e degli enti locali delle Marche, che è la mia Regione. Io sono un ragazzo con disabilità fisica. Io scrivo, mangio, e bevo da solo. Io ho tutte le facoltà intellettive. Mi muovo con la mia fantastica carrozzina elettronica. Spero che tu non sia delusa e vorrai essre ancora mia amica. Giovanni.

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  5. Dorotea sono molto felice che la pensi così ti assicuro che vi sono ancora persone hanno problemi di relazioni normali con le persone disabili. Ti chiedo di fare pubblicità al mio blog. Con amicizia Giovanni.

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